Oggi il Dr Fulvio Gabbarini, responsabile della Cardiologia Interventistica Pediatrica dell'ospedale Regina Margherita di Torino, ha iniettato sottocute ad un bambino un registratore miniaturizzato in grado di rilevare l’elettrocardiogrammma in continuo, per la durata di tre anni. Il registratore è dotato di un trasmettitore che è collegato in modalità wireless ad un monitor che a sua volta tramite la rete dei telefoni cellulari ogni giorno trasmette i dati dell’attività elettrica cardiaca del bambino al cardiologo. La trasmissione dei dati può avvenire da qualsiasi luogo il bambino si trovi. Il dispositivo iniettato è lungo 44 mm, largo 7 mm e pesa 2,5 grammi.
Il bambino, che abita nella provincia di Torino ed ha 15 anni, in passato era stato operato per una grave forma di valvulopatia mitralica ed è stato ricoverato nella divisione di Cardiologia diretta dalla Dr.ssa G. Agnoletti in quanto aveva presentato senza sintomi una tachicardia ventricolare ad un controllo cardiologico di follow-up. L’impianto si è reso necessario in quanto il paziente è affetto anche da disturbi della conduzione atrioventricolare che rendono impegnativo il trattamento terapeutico. Tale dispositivo permetterà di tenere sotto controllo il cuore del bambino mentre svolge le comuni attività della vita quotidiana e permetterà di diagnosticare tempestivamente le forme di aritmie pericolose per la vita anche se esse si verificano senza che il bambino se ne possa rendere conto, per esempio durante il sonno. Tutto questo farà sì che si potrà intervenire immediatamente con una appropriata scelta terapeutica.
La miniaturizzazione del dispositivo è di particolare utilità nella popolazione pediatrica e nei neonati le cui dimensioni corporee finora rendevano molto difficoltoso l’impianto di questi tipi di dispositivi che erano stati progettati per gli adulti.
Tali dispositivi miniaturizzati saranno ora usati anche nei bambini affetti da forme di aritmie a trasmissione genetica che possono essere complicate dalla morte improvvisa, come la Sindrome di Brugada e la Sindrome del Q-T lungo.
Fonte://www.cittadellasalute.to.it/
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