sabato 8 febbraio 2014

Nuove speranze per la cura delle malattie genetiche mitocondriali



Un team Cnr- Sapienza ha individuato la molecola in grado di contrastare le patologie causate da mutazioni nel DNA dei mitocondri, i produttori dell’energia cellulare trasmessi per via materna.

Se questa energia viene a mancare, per un alterato funzionamento mitocondriale, la vita della cellula stessa e, di conseguenza, quella del nostro organismo sono a rischio.

A essere colpiti sono principalmente i tessuti e gli organi che consumano più energia: cervello, muscoli, cuore. Si tratta di malattie che nei bambini provocano rallentamento o arresto della crescita, encefalopatia progressiva, gravi disturbi muscolari, cardiomiopatie, atrofia ottica, sordità, diabete, danni epatici e renali. 

Un team di ricercatori dell’Istituto di biologia e patologia molecolari del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibpm-Cnr) e dell'Università Sapienza di Roma, coordinato da Giulia d’Amati, ha individuato una molecola in grado di contrastare gli effetti di mutazioni nei geni mitocondriali, migliorando il metabolismo energetico e la vitalità delle cellule malate. Lo studio è pubblicato sulla rivista EMBO Molecular Medicine.

L’importanza di tale scoperta è legata allo sviluppo di nuove prospettive terapeutiche contro le patologie mitocondriali, tutt’ora incurabili, e alla disponibilità delle molecole individuate grazie alla facilità di sintetizzare in laboratorio e, in prospettiva, di somministrare a pazienti, una piccola porzione di una proteina anziché la proteina per intero.

Fonte: http://www.stampa.cnr.it/

Nessun commento:

Posta un commento