Lo rivela uno studio dell'Università di Milano-Bicocca pubblicato sulla rivista Stem Cell Research. Le cellule, chiamate PKHhigh, sono state identificate e isolate per la prima volta da nefrosfere clonali tramite uno speciale colorante fluorescente. La scoperta contribuisce a comprendere i meccanismi che regolano la replicazione e la differenziazione di queste staminali, potenzialmente anche alla base dell'insorgenza di tumori renali.
Immagini rappresentative di nefrosfere. In B e C è evidente la tipica distribuzione del colorante rosso PKH26 all’interno della nefrosfera.
Milano – I ricercatori del Dipartimento di Scienze della Salute dell’ Università di Milano-Bicocca hanno individuato e isolato una popolazione omogenea di cellule staminali adulte dal rene umano. Le hanno chiamate PKHhigh. Fino a oggi l’esistenza di cellule staminali renali adulte è argomento controverso e non ancora definitivamente risolto.
Lo studio (PKHhigh cells within clonal human nephrospheres provide a purified adult renal stem cell population. S. Bombelli et al., Stem Cell Res (2013), è stato realizzato da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Milano-Bicocca, coordinati dal professor Roberto Perego, associato di Patologia generale e responsabile del Laboratorio di Patologia Molecolare e Oncologia.
Le cellule staminali renali adulte sono state identificate a partire da colture clonali di nefrosfere umane (cioè aggregati sferici di 130-140 cellule originati da una singola cellula staminale) sfruttando la caratteristica funzionale tipica delle cellule staminali stesse: la capacità, con la divisione asimmetrica, di riprodurre se stesse (self-renewal) e di differenziarsi in diversi tipi cellulari (multipotenza).
Si è dimostrato che nelle nefrosfere, capaci di generare in vitro ed in vivo strutture tubulari renali, sono attivi i percorsi molecolari tipici delle cellule staminali, sono presenti cellule a diversa differenziazione e maturazione e che in ogni nefrosfera è presente circa una cellula con proprietà staminali.
Utilizzando il colorante fluorescente PKH26 è stato possibile identificare e isolare dalle nefrosfere le cellule quiescenti a più alta fluorescenza, chiamate PKHhigh, che mostrano le caratteristiche di self-renewal e di multipotenza, differenziando in diversi tipi cellulari renali, e possono sopravvivere indifferenziate in vivo.
Le prospettive aperte dall'identificazione e dall'isolamento di una popolazione omogenea di cellule renali umane con le proprietà delle staminali adulte – spiega il professor Perego - sono legate alla possibilità di comprendere meglio i meccanismi che regolano la loro replicazione e differenziazione nel tessuto renale. Si apre quindi la strada a un impiego nella medicina rigenerativa, in particolar modo nelle patologie renali, che in prospettiva potrà portare a un minore o più tardivo ricorso alla dialisi o al trapianto renale.
Fonte://www.unimib.it/
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