venerdì 21 giugno 2013

Per salvare il cuore non superate i 140

Milano, 21/06/2013 –
A sei anni di distanza da quelle precedenti del 2007, arrivano le nuove linee guida per la gestione dell'ipertensione arteriosa, elaborate di comune accordo dalla Società europea dell'ipertensione (Esh) e da quella di cardiologia (Esc).
Le nuove indicazioni sono state presentate in occasione del meeting europeo dell'Esh, l'European society oh hypertension, che si è concluso lunedì 17 giugno a Milano. 

La novità forse più significativa delle nuove indicazioni (la cui definizione ha richiesto un anno e mezzo di lavoro) è la decisione di indicare un unico limite pressorio massimo per tutti, di 140 mmHg appunto, anzichè, come nelle linee guida precedenti, differenziato per quelle che venivano definite le persone a rischio basso-moderato (140/90 mmHg) e quelle ad alto rischio (130/80 mmHg): «Non c'erano sufficienti evidenze per giustificare i due obiettivi». ha spiegato Robert Fagard, uno dei due coordinatori del gruppo di esperti che ha messo a punto le linee guida. 

L'ipertensione arteriosa continua interessare una fascia del 30-45 % della popolazione europea, un dato che è rimasto sostanzialmente invariato dal 2003, anno della precedente edizione delle linee guida. Il che fa dire a Giuseppe Mancia, presidente del Congresso e co-coordinatore del gruppo di lavoro sulle linee guida, che «abbiamo davvero bisogno di alzare il livello di attenzione su questa condizione, che può essere controllata se trattata in maniera appropriata».
Fonte: fondazioneibsa.org

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