giovedì 25 aprile 2013

Problemi della tiroide, siamo il paese più esposto al mondo

Problemi della tiroide, siamo il paese più esposto al mondo. Nasce la Fondazione IBSA per educare i cittadini e favorire la ricerca 

Milano, 24/04/2013 – ​ Il Lazio (soprattutto Frosinone e Latina), la Lombardia (con picchi nelle valli bergamasche) e il Piemonte (in montagna) sono le zone d’Italia dove si registra il maggior numero di persone colpito da problemi della tiroide. Patologie che colpiscono ben sei milioni di cittadini del nostro Paese, in primo luogo donne in età adulta, con oltre 40 mila interventi chirurgici l’anno per asportare questa ghiandola: dati che collocano l’Italia fra i Paesi più esposti al mondo al rischio di malattie della tiroide. Nonostante ciò, questi disturbi sono sottostimati e soprattutto sottovalutati dalla popolazione, pur essendo in forte crescita in tutto il pianeta. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, oltre un miliardo di persone ne è colpito e un neonato ogni 3 mila viene al mondo con una forma di patologia tiroidea. Per sensibilizzare i cittadini, incrementare le conoscenze di medici sia specialisti sia di famiglia e potenziare la ricerca in quest’area della medicina nasce la Fondazione IBSA, con il supporto di ricercatori di fama internazionale. A maggio 2013, si terrà il primo Forum della Fondazione a Stresa, il secondo è previsto a settembre, sempre in ambito endocrinologico, a Gubbio, come inizio di una serie di incontri destinati a diventare punto di riferimento di grande valore scientifico per gli studiosi di tutto il pianeta. “Il nostro ente, senza scopo di lucro, in questi primi mesi di attività si dedicherà all’informazione e alla ricerca sulle malattie tiroidee - spiega Silvia Misiti, Direttore della Fondazione IBSA e endocrinologo - per favorire un importante passaggio, anche culturale e scientifico, sulle terapie disponibili, che devono essere seguite scrupolosamente e per lunghi periodi. Non solo, ci rivolgiamo anche alla popolazione e alla comunità scientifica perché basta un semplice controllo degli ormoni tiroidei circolanti che dovrebbe essere presente in tutti i check-up medici. Si potranno così prevenire e affrontare in modo adeguato le più comuni patologie tiroidee”. Ma l’Istituzione intende ampliare presto il proprio raggio d’azione. “È intenzione della Fondazione IBSA - prosegue Misiti - interessarsi di patologie dal fortissimo impatto sanitario e socio-economico, che peggiorano notevolmente la qualità di vita delle persone. Vogliamo favorire e supportare la ricerca anche in altre aree quali la fertilità, la dermatologia etc. I problemi sono rilevanti: in Italia, una coppia italiana su sette è sterile e deve ricorrere a tecniche di procreazione medica assisitita; le malattie della pelle tra i bambini sono triplicate negli ultimi anni a causa dell’inquinamento e si contano ben cinque milioni di italiani affetti da malattie reumatiche. 
Fonte: fondazioneibsa.org

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