martedì 17 novembre 2015

Il fumo “danneggia la schiena” rovinando i dischi intervertebrali




 Ricercatori dell’Università Cattolica – Policlinico A. Gemelli di Roma hanno dimostrato che il fumo “rovina la schiena”, provocando dei danni gravi ai dischi intervertebrali. Gli scienziati hanno anche scoperto che questi danni da fumo derivano in buona parte dall’azione delle sostanze nocive della sigaretta sul DNA delle cellule dei
dischi. I danni alla colonna potrebbero essere ancora più gravi quando si inizia a fumare da adolescenti.

Lo studio si è svolto in collaborazione con ricercatori della University of Pittsburgh, USA, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Spine Journal.

Per arrivare a questa conclusione i ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma hanno esposto a fumo cronico di sigaretta dei topolini di laboratorio sani e dei topolini affetti da una forma genetica di deficit di riparazione del danno del DNA. Questo secondo gruppo di topini è molto più suscettibile al danno indotto da qualsiasi agente che attacchi il DNA, compreso il fumo di sigaretta.

È emerso che tutti i topi esposti a fumo di sigaretta hanno sviluppato segni gravi di degenerazione discale con perdita in altezza dei dischi intertevertebrali. Le cellule discali si sono dimostrate particolarmente sensibili al danno indotto dal fumo e hanno mostrato segni precoci di invecchiamento e morte (apoptosi).

Questo studio suggerisce anche che il danno alla colonna potrebbe essere ancora più grave se si inizia a fumare precocemente, già in età adolescenziale, infatti, i ricercatori hanno riscontrato che quando i topi sono esposti a fumo di sigaretta prima della maturità scheletrica (un’età equivalente all’età adolescenziale umana), la gravità della degenerazione discale è dieci volte maggiore rispetto ai topi adulti. L’esposizione a fumo di sigaretta in età adolescenziale potrebbe quindi avere effetti ben più gravi sulla salute della colonna vertebrale rispetto all’età adulta.

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