martedì 10 dicembre 2013

Parkinson, la neurostimolazione intelligente

Una ventina di giovani ricercatori tra i 25 e i 40 anni stanno per rivoluzionare la cura del morbo di Parkinson e non solo.

Stiamo parlando del team di Newronika s.r.l. , spin-off dell'Università degli Studi e Policlinico di Milano, autore della a-DBS (adaptive - Deep Brain Stimulation), meccanismo tecnologico che modula la neurostimolazione a seconda delle fluttuazioni tipiche del morbo di Parkinson.

Si tratta della naturale evoluzione della DBS - utilizzata a partire dagli anni '80 - e caratterizzata da un microstimolatore posizionato sottocute dietro la clavicola, con invio di microimpulsi elettrici a microelettrodi impiantati nel cervello.

"Negli ultimi 20 anni - afferma Alberto Priori, docente di Neurologia - si è usata la DBS con l'impianto di elettrodi intracerebrali che però, pur consentendo ai malati di avere una buona qualità di vita, non è in grado di gestire completamente le fluttuazioni tipiche della malattia di Parkinson. I pazienti in pochi minuti passano infatti da una condizione di blocco assoluto del movimento a movimenti violenti. Da qui l'idea di realizzare un sistema che non fosse regolato su un livello 'medio' per tutte le situazioni, ma che si adattasse alle fluttuazioni della malattia".


Lo stimolatore intelligente con a-DBS è già coperto da un brevetto negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, e recentemente anche il Ministero della Salute italiano ha autorizzato la sperimentazione clinica su un numero più ampio di pazienti.

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