giovedì 26 dicembre 2013

La paura amplifica la percezione del dolore fisico e sociale



La paura rende più sensibili al dolore fisico e psicologico. È il risultato di una ricerca condotta dal dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con la Purdue University dell’Indiana e pubblicata sulla rivista Pain.

Così come avviene per il dolore fisico, la paura di provare il dolore associato a una minaccia sociale può amplificare la percezione del dolore stesso. In questo senso, lo studio mostra che sia che si tratti di un tradimento o di un colpo alla schiena, la paura del dolore accresce sempre la sua percezione.

«La paura – spiega Paolo Riva, primo firmatario dello studio e assegnista di ricerca nel dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca – ha costituito e continua a costituire una risposta adattiva di fronte alle minacce, sia che si tratti di minacce fisiche (come il contatto con il fuoco) sia di minacce sociali (come l’esclusione sociale dal proprio gruppo di riferimento).

 La paura del dolore che ritengo di provare attraverso il contatto della mano su una fiamma accesa fa si che io eviti di mettere la mano di proposito su di essa. In modo simile, la paura del dolore che ritengo di provare in seguito all’isolamento sociale fa si che io eviti di violare quelle norme sociali che potrebbero causare tale isolamento. In altre parole, la paura del dolore ci impedisce di intraprendere attività potenzialmente dannose sia a livello fisico che sociale. Tuttavia, livelli di paura del dolore fisico e sociale molto alti possono risultare invalidanti, in quanto, accrescendo a dismisura la percezione del dolore che segue a eventi traumatici, possono condurre l’individuo in una spirale negativa di paura e isolamento che finisce per perpetuare la disabilità e il dolore».

Alla sperimentazione hanno preso parte complessivamente 842 persone, tutti studenti dell’università di Purdue. 

Dall’esperimento è emerso che le persone che avevano manifestato maggiore paura nei confronti del dolore fisico e sociale, avevano allo stesso tempo una soglia del dolore più bassa. 

«Diversi fattori, cognitivi ed emotivi – conclude Riva -, intervengono nel modulare la percezione del dolore, tra questi, la reazione emotiva di paura nei confronti degli stimoli dolorosi è emersa in modo consistente come il predittore principale della percezione del dolore sia fisico sia sociale». 

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