mercoledì 18 settembre 2013

Olio extravergine di oliva arma anti invecchiamento

L’olio extravergine di oliva arma anti invecchiamento, utile nel trattamento preventivo dei danni neurologici legati all’età e al morbo di Alzheimer senile.

Indicazioni in questo senso vengono da uno studio condotto da due gruppi di ricercatori dell’Università di Firenze - guidati da Massimo Stefani del Dipartimento di Scienze Biomediche sperimentali e cliniche e da Fiorella Casamenti del Dipartimento NEUROFARBA - e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLoS One che riporta le conclusioni di osservazioni condotte su modelli animali.

Gli studiosi hanno verificato su topi transgenici, portatori delle alterazioni collegate con l’Alzheimer, gli effetti della somministrazione dell’olio extravergine di oliva.

“I topi sono stati alimentati per due mesi con oleuropeina aglicone, il principale fenolo presente nell’olio extravergine di oliva – spiega Massimo Stefani -. Al termine del trattamento i topi hanno mostrato assenza del deficit cognitivo e comportamentale manifestato dai topi non trattati e, a livello istopatologico, riduzione dei depositi amiloidi nel parenchima cerebrale e della reazione neuroinfiammatoria, insieme a un marcato aumento della risposta autofagica, considerata protettiva nei confronti del danno cellulare da aggregati amiloidi, che caratterizzata il morbo di Alzheimer”.

“Lo studio fornisce una base scientifica per i noti effetti anti invecchiamento della dieta mediterranea, aprendo la prospettiva dell’uso di questa sostanza contenuta nell’olio extravergine di oliva come nutraceutico - sottolinea Stefani - nel trattamento preventivo a lungo termine dei danni neurologici legati all’invecchiamento e in particolare al morbo di Alzheimer senile”

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